Hai mai sentito parlare di terapia fotodinamica contro la cheratosi attinica? Questa terapia può rappresentare un’ottima soluzione alla tua patologia.

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Contro la cheratosi attinica esistono oggi diverse soluzioni terapeutiche utili a controllare l’evoluzione di queste lesioni che, come noto, possono evolvere anche in senso maligno. Da un lato sono disponibili numerose pomate contenenti principi attivi farmacologici che agiscono a livello cellulare, dall’altro non mancano le procedure chirurgiche e para-chirurgiche finalizzate a rimuoverle definitivamente.

 

Prima di entrare nel merito specifico della terapia fotodinamica, vediamo cosa un paziente dovrebbe esattamente sapere prima di intraprendere una cura della cheratosi attinica. Parola al Dr. Andrea Carugno, dermatologo presso la U.O.C. di Dermatologia ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo.

Che cos’è la terapia fotodinamica e come funziona

Tra le tante terapie proposte esiste la cosiddetta terapia fotodinamica, che fa uso di soluzioni chimiche applicate sulle cheratosi e di speciali fonti luminose con ci vengono successivamente irradiate. Impiegata anche per altre condizioni dermatologiche (come acne, lesioni da invecchiamento cutaneo e persino lesioni tumorali), si basa su due azioni: quella di sostanze farmacologiche applicate sotto forma di crema e le radiazioni luminose. Insieme sono in grado di produrre una reazione ossidativa a carico delle sole cellule malate permettendone l’eliminazione e la loro progressiva sostituzione con cellule sane. Nonostante sia piuttosto semplice nel suo funzionamento, la terapia fotodinamica va sempre prescritta ed eseguita da dermatologi dopo attenta valutazione medica.

 

Le norme di preparazione

Prima di iniziare la terapia è bene sapere che chi vi si sottopone deve evitare l’utilizzo di makeup e cosmetici, ma anche di creme, lozioni e deodoranti, sulla parte interessata dal trattamento già a partire da tre giorni prima. Inoltre è necessario non assumere farmaci fotosensibilizzanti: occorre quindi informare il medico circa le terapie in corso. È poi bene sapere che la terapia fotodinamica per la cheratosi attinica è controindicata a chi presenta alcune forme di fotosensibilità o in caso di alcune specifiche condizioni dermatologiche.

 

Come si svolge la terapia fotodinamica

In una prima fase sulle lesioni da cheratosi attinica viene applicata una crema contenente acido 5-amminolevulinico. Successivamente la parte viene bendata per un paio d’ore circa così da consentire alla sostanza di penetrare nelle cellule danneggiate protetta dalla luce solare. A quel punto l’area viene irradiata con una luce led di colore rosso per un una decina di minuti circa. La terapia si fonda sulla capacità dell’acido 5-amminolevulinico di interagire specificamente con le cellule più instabili della pelle, come appunto quelle patologiche. In alcuni casi può essere necessario eseguire un raschiamento della cute prima dell’intervento qualora le lesioni presentino croste che potrebbero ostacolare l’azione del farmaco e della luce.

 

Quali sono i vantaggi della terapia fotodinamica?

La terapia fotodinamica mostra ottime percentuali di successo ed è un trattamento tendenzialmente poco rischioso e con ridotti effetti indesiderati.

 

Quali sono gli effetti indesiderati della terapia fotodinamica?

Sicuramente può essere fastidiosa: durante l’esposizione alla luce led il paziente può avvertire bruciore e, in alcuni casi, persino un certo dolore. Dolore e bruciore, e talvolta prurito, possono perdurare nel corso delle successive 24 ore successive. Si tratta in ogni caso di sintomi destinati a scomparire da soli.

 

Quando la terapia fotodinamica non è adatta per la cheratosi attinica

Tuttavia è solo terminato il trattamento che inizia il processo di eliminazione delle cellule malate, sostituite progressivamente con quelle sane. Normalmente viene suggerita una visita di controllo dopo tre settimane circa. La terapia fotodinamica per la cheratosi attinica è controindicata a chi presenta alcune forme di fotosensibilità o in caso di alcune specifiche condizioni dermatologiche. è importante prima di sottoporvisi evitare l’uso di cosmetici nell’area interessata a partire da almeno tre giorni prima del trattamento.

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E se fosse cheratosi attinica?

Compila il test, o fallo compilare a una persona a te cara, per comprendere meglio la cheratosi attinica e altre problematiche cutanee meritevoli di controllo.

Foto Dr. Andrea Carugno dermatologo

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo del Dr. Andrea Carugno, U.O.C. Dermatologia ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo.

Fonti:

  • Ericson MB et al, “Review of photodynamic therapy in actinic keratosis and basal cell carcinoma”. Ther Clin Risk Manag. 2008 Feb;4(1):1-9. PMID: 18728698; PMCID: PMC2503644. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2503644/
  • Osiecka BJ et al, “Treatment of Actinic Keratosis with Photodynamic Therapy Using Red or Green Light: A Comparative Study”. Acta Derm Venereol. 2018 Jul 11;98(7):689-693. doi: 10.2340/00015555-2931. PMID: 29963684. https://www.medicaljournals.se/acta/content/abstract/10.2340/00015555-2931
  • Photodynamic therapy (PDT), Nhs, https://www.nhs.uk/conditions/photodynamic-therapy/
  • Terapia fotodinamica, Centro Diagnostico Italiano, https://www.cdi.it/approfondimento/terapia-fotodinamica/
  • “Terapia fotodinamica, Istituto Clinico Humanitas, https://www.humanitas.it/cure/terapia-fotodinamica/

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.