Come curare la dermatite atopica in modo naturale
Si può curare la dermatite atopica in modo naturale? Nessun integratore può sostituire i farmaci, tuttavia un’alimentazione adeguata e l’uso di probiotici possono indirettamente favorire la salute della pelle.
INDICE:
- Gli integratori e le terapie “naturali”
- Gli Omega 3 e la pelle
- Il ruolo del microbiota e dei probiotici
- Stili di vita sani e naturali
- Un’ottima terapia naturale? La fototerapia
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle che causa lesioni pruriginose su varie aree del corpo: oltre a causare fastidio per l’intenso prurito che può influenzare negativamente il riposo notturno, può essere di forte impatto psicologico e relazionale proprio perché si manifesta in modo ben visibile agli altri. Per questo non va sottovalutata e ignorata. Oggi esistono molte terapie, topiche e sistemiche, per trattarla con successo riducendo il prurito e l’estensione delle lesioni cutanee: si tratta nella maggioranza di casi di farmaci molto efficaci e sicuri. Nonostante questo molti pazienti vogliono sapere se esistono cure naturali per la dermatite atopica, cioè alternative non farmacologiche per tenere sotto controllo la patologia.
Gli integratori e le terapie “naturali”
Da questo punto di vista occorre fare grande attenzione. Purtroppo infatti la rete è piena di consigli in questo senso: vengono proposte pomate, lozioni e applicazioni di sostanze naturali di derivazione fitoterapica (ovvero estratte dalle piante) che dovrebbero garantire risultati analoghi a quelli dei farmaci. Purtroppo però non sempre queste informazioni sono attendibili. Ad esempio tra i trattamenti alternativi e le cure naturali per la dermatite atopica vengono proposti integratori alimentari principalmente a base di zinco, vitamine B6, D ed E, estratti e oli di diverse piante come la canapa, l’olivello spinoso, la borragine accanto a estratti animali come gli oli di pesce. Diversi studi hanno però rilevato come nella maggioranza dei casi non siano riscontrabili significative evidenze circa l’efficacia di molti di questi integratori rispetto al placebo.
Gli Omega 3 e la pelle
Esistono invece pochi studi, ma spesso di scarso valore per numerosità dei soggetti coinvolti, che hanno mostrato come l’integrazione con acidi grassi Omega 3, contenuti negli oli di pesce, sembrino favorire il normale trofismo della cute nei soggetti con dermatite atopica.
Il ruolo del microbiota e dei probiotici
Attenzione, però: questo non significa che tutti i rimedi non farmacologici non siano utili. Ad esempio sempre più studi mostrano come in questa patologia, come in molte altre malattie infiammatorie, un ruolo importante sia ricoperto dal microbiota intestinale e da quello cutaneo. Per questo molti suggeriscono un’implementazione di probiotici per il mantenimento della salute della pelle e per trattare le malattie che la colpiscono, come la dermatite atopica. Tuttavia anche questi studi sono spesso parziali e non conclusivi: non è pertanto giustificabile in nessun caso sospendere le terapie prescritte dal dermatologo per curarsi esclusivamente con probiotici o integratori alimentari.
Stili di vita sani e naturali
È invece certamente vero che il mantenimento di una buona salute globale, l’interruzione delle cattive abitudini di vita come l’alcol in eccesso e il fumo e un’alimentazione sana ed equilibrata basata sulla dieta mediterranea sono fondamentali anche per preservare la salute cutanea, tanto da avere un ruolo di supporto nella terapia della dermatite atopica. Un altro fattore importante riguarda gli stili di vita: se vogliamo curarci in modo naturale non dobbiamo dimenticare le relazioni tra pelle e mente: la riduzione dello stress è fondamentale per chi soffre di dermatite atopica, condizione che mostra notevoli interrelazioni con gli stati psichici alterati, sia come causa che come conseguenza.
Un’ottima terapia naturale? La fototerapia
Una terapia naturale certamente efficace è rappresentata invece dalla fototerapia, ovvero l’esposizione controllata ai raggi Uv che può avvenire stando al sole oppure tramite specifiche lampade a raggi UvB a banda stretta. Quest’ultima è in particolare la forma di fototerapia più utile nelle forme di dermatite atopica più estesa. Va precisato che la fototerapia a raggi UvB a banda stretta non ha dimostrato di aumentare il rischio di cancro della pelle, ma in ogni caso va condotta sempre e solo su indicazione del dermatologo, nelle forme e nei modi più opportuni. A maggior ragione anche l’esposizione al sole va fatta sotto prescrizione medica, impiegando le protezioni solari e nelle ore e per il tempo che ci vengono indicati.
Fonti:
- “Eczema, poche soluzioni dalle terapie alternative”, Farmacista33, https://www.farmacista33.it/archivio-news/25730/eczema-poche-soluzioni-dalle-terapie-alternative.html
- Il microbiota intestinale e l’eczema: quali vantaggi offrono i probiotici?, Pierre Fabre Eczema Foundation, https://www.pierrefabreeczemafoundation.org/it/informarsi/consigli-pratici/microbioma-intestinale-e-eczema
- Ruenger TM, “Dermatite atopica (eczema)”, Manuale Msd. Versione per i professionisti, https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-dermatologici/dermatite/dermatite-atopica-eczema
ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.