Quali sono i cibi che peggiorano la dermatite atopica? Guida all’alimentazione corretta per bambini e adulti che soffrono di eczema atopico di natura allergica.

INDICE:

 


 

Dermatite atopica e allergie alimentari: che legame esiste?

La dermatite atopica è una malattia della pelle che ha davvero molto a che vedere con le allergie alimentari. Secondo i dati epidemiologici, una percentuale variabile tra il 20% e l’80% delle persone con dermatite atopica riceve una diagnosi di allergia alimentare verso specifici cibi. Come si spiega questa relazione?

 

Le allergie alimentari sono immunomediate: significa che, in bambini o adulti predisposti, l’ingestione di sostanze proteiche di origine alimentare viene interpretata dal sistema immunitario come una minaccia al benessere dell’organismo. Da ciò si innesca una reazione infiammatoria di “rigetto” che ha come organo bersaglio proprio la pelle, che si ricopre di eczemi pruriginosi. Il prurito, infatti, è un tipico sintomo di reazione allergica, come accade pure nel caso dell’orticaria.

 

Nei bambini i sintomi della dermatite atopica compaiono spesso dopo lo svezzamento, quando la dieta si estende a cibi solidi diversi dal latte. Tuttavia, le allergie alimentari possono insorgere o ripresentarsi a qualunque età, ed è una delle ragioni per cui anche i sintomi della dermatite atopica possono riemergere all’improvviso nell’adulto.

 

Allergia alimentare o intolleranza: cosa provoca la dermatite atopica?

La dermatite atopica è legata alle allergie alimentari, non alle intolleranze. Mentre l’allergia alimentare è determinata da una infiammazione di natura immunitaria rilevabile dal livello delle IgE nel sangue, l’intolleranza non coinvolge gli anticorpi, ma è causata dalla mancanza di alcuni enzimi digestivi. Capiamo di avere un’intolleranza alimentare da sintomi gastrointestinali, mentre le reazioni allergiche coinvolgono la pelle e le mucose e, nei casi più gravi, anche il sistema respiratorio. La dermatite atopica è quindi associata ad una tendenza alle allergie, in realtà non solo alimentari, spesso con una forte componente genetica e familiare.

 

Dermatite atopica e cross-reattività

Molte persone con dermatite atopica mostrano allergie incrociate. Si parla, in questi casi, di cross-reattività, cioè di sintomi cutanei scatenati da sostanze proteiche presenti nei pollini delle piante e riconosciute come simili in alcuni cibi specifici. In questi casi è molto importante sottoporsi ai prick e patch test per le allergie, in modo da individuare esattamente i propri allergeni, sia quelli presenti nelle piante, che nei cibi.

 

Un esempio? Le persone con allergia alle graminacee possono avere una recrudescenza dei sintomi della dermatite atopica dopo aver consumato:

  • frutta fresca come: angurie, kiwi, meloni, albicocche, arance, prugne, pesche, ciliegie, susine;
  • frutta secca come: arachidi e mandorle;
  • cereali come il grano e i derivati;
  • ortaggi come il pomodoro.

 

Cosa non mangiare con la dermatite atopica

I cibi da non mangiare in caso di dermatite atopica associata ad allergia alimentare dipendono da ciò a cui siamo allergici. I cibi più a rischio nella prima infanzia sono:

  • uova;
  • proteine del latte;
  • arachidi e frutta secca in generale;
  • soia;
  • frumento;
  • crostacei e frutti di mare.

 

Attenzione: si può essere allergici a più di un alimento. Seguire in modo scrupoloso le indicazioni dei pediatri per lo svezzamento è un ottimo metodo per introdurre i cibi più comunemente allergizzanti quando la probabilità che provochino reazioni avverse diventano minori. Anche nell’adulto gli stessi cibi possono indurre reazioni cutanee o riaccenderle soprattutto quando esiste un passato di dermatite atopica.

 

Come abbiamo visto, ci sono poi i casi di cross-reattività, in cui avere un’allergia a certi pollini, come le graminacee, le cupressacee, la betulla e la parietaria, può comportare una concomitante reazione allergica ad alcuni cibi. In generale, quindi, la prima cosa da fare per sapere cosa non mangiare in caso di eczema atopico è sottoporsi ai test per le allergie e informarsi sulle possibili allergie incrociate.

 

Dermatite atopica, allergie alimentari e dieta ad eliminazione

Una volta individuati i cibi che provocano allergia, e quindi anche l’eruzione dell’eczema atopico nel bambino o nell’adulto, dietro stretto controllo medico li si può eliminare del tutto dalla dieta per un periodo di tempo utile ad osservare una remissione dei sintomi, in particolare del prurito. Se non vi sono altri fattori che influenzano la dermatite atopica, la dieta ad eliminazione può concorrere a riportare il corpo in uno stato di equilibrio.

 

Sempre su indicazione del medico sarà poi possibile pianificare nel tempo una graduale reintroduzione dei cibi trigger, soprattutto quando si tratta di alimenti preziosi per il benessere e la salute generali. Essenziale è infatti evitare il rischio che la persona allergica, soprattutto se nell’età della crescita, vada incontro a carenze nutrizionali.

 

La dieta gluten-free migliora la dermatite atopica?

Se non esiste una conclamata allergia al glutine, proteina contenuta in cereali come il grano, l’orzo, la segale e l’avena, o se non si offre di celiachia, seguire una dieta gluten-free non fa scomparire i sintomi della dermatite atopica. Pertanto togliere dall’alimentazione quotidiana pane, pasta, pizza, biscotti, fette biscottate o altri alimenti contenenti glutine può solo peggiorare l’umore, ma non migliorare lo stato della pelle. Detto ciò, come sempre in questi casi, la moderazione è la chiave del benessere, soprattutto quando si tratta di consumare farine raffinate combinate con zuccheri semplici. Meglio optare per prodotti freschi e di buona qualità.

 

Dermatite atopica: i cibi che riducono l’infiammazione cutanea

Anche quando siano stati individuati tutti gli alimenti trigger che causano la reazione allergica cutanea, e siano stati eliminati o ne sia stato ridotto il consumo, non è detto che la dermatite atopica vada in totale remissione. In tutti i casi, è sempre bene introdurre nella propria dieta cibi amici della pelle, che possano concorrere a tenere a bada i sintomi ed espletare effetti benefici sull’intero organismo.

 

Cibi con azione antinfiammatoria e calmante sul sistema immunitario sono tutti quelli che contengono grassi buoni omega 3 e sostanze antiossidanti e vitamine come la C e la E. Vediamoli:

  • olio extravergine d’oliva;
  • semi oleosi (lino, girasole, zucca ecc.);
  • mirtilli e frutti di bosco;
  • crucifere (cavolfiore, cavolo viola, cavolini di Bruxelles, broccoli ecc.);
  • verdure a foglia verde, come spinaci e bietole;
  • cereali integrali;
  • tè verde.

 

Va da sé che, prima di includere questa lista di alimenti nella propria dieta quotidiana, è bene assicurarsi di non essere allergici a nessuna delle sostanze in essi contenute.

Dermatite atopica: i bisogni dei pazienti

Fonti:

  • WebMD The Link Between Your Diet and Skin Flares
  • Linee Guida SIDeMaST Dermatite atopica (pag. 11)
  • Katta R, Schlichte M. Diet and dermatitis: food triggers. J Clin Aesthet Dermatol. 2014 Mar;7(3):30-6. PMID: 24688624; PMCID: PMC3970830.
  • Dhar S, Srinivas SM. Food Allergy in Atopic Dermatitis. Indian J Dermatol. 2016 Nov-Dec;61(6):645-648. doi: 10.4103/0019-5154.193673. PMID: 27904183; PMCID: PMC5122280.
  • Everyday Health Eczema and Diet: The Foods to Eat and Avoid to Prevent and Manage Flare-Ups

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.