Quali sono i principali sintomi della dermatite atopica? Le manifestazioni e le caratteristiche di questa patologia in neonati, bambini e adulti non sono uguali: scopriamo le differenze.

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La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, anche definita eczema atopico, benigna e non contagiosa, comune soprattutto in età pediatrica. Si stima che quasi due bambini su dieci ne soffrano, mentre la percentuale negli adulti scende all’1-3%.

 

Dermatite atopica, una malattia familiare

Spesso questa fastidiosa infiammazione cutanea si manifesta già nel neonato, ed è esperienza frequente per i genitori scoprire croste pruriginose sulla pelle del loro bambino o bambina.

Ma perché questo accade? In realtà, la dermatite atopica ha una forte componente genetica. Anzi, potremmo definirla una malattia allergica familiare, che difficilmente si presenta come caso unico. Tra le cause scatenanti dell’eczema atopico c’è infatti un’allergia o una predisposizione alle allergie, sia di tipo respiratorio (come l’asma o la rinocongiuntivite) che alimentare.

Per questo, di fronte ad una diagnosi di dermatite atopica, è cruciale indagare la correlazione con il latte o altri cibi, oppure con altri potenziali allergeni, tra cui pollini e acari della polvere.

Poiché la dermatite atopica è una malattia familiare, occorre fare attenzione ai casi in cui:

  • Uno o entrambi i genitori abbiano la dermatite atopica, anche se in remissione da anni, o una forma di allergia (ad esempio ai pollini, ai peli di animale, agli acari della polvere, ad alcuni cibi specifici, al nichel ecc.), oppure abbiano sviluppato una forma di dermatite atopica da adulti senza averne mai sofferto prima
  • Fratelli e sorelle abbiano avuto episodi di dermatite atopica, eczema o forme allergiche anche senza manifestazione cutanea
  • Nonni e zii abbiano sofferto o soffrano di dermatite atopica o allergie di qualunque tipo

 

In tutti questi casi, il rischio che il piccolo si ammali è senz’altro superiore rispetto ai coetanei che non abbiano casi di allergia o dermatiti in famiglia.

 

I sintomi della dermatite atopica nel neonato

La dermatite atopica nel neonato insorge tipicamente tra i tre e i sei mesi fino al primo anno di vita. Solitamente i sintomi tendono poi a scomparire, ma in alcuni casi, con andamento ondivago – che alterna periodi di remissione ad altri di riacutizzazione – permangono fino ai cinque-sei anni.

I sintomi con cui l’eczema atopico si presenta nel neonato includono inizialmente prurito e arrossamento della cute, che appare anche secca e squamosa. Gli eczemi compaiono sul viso (guance, contorno della bocca), su collo e nuca, sul cuoio capelluto, su ginocchia e gomiti. Sono più a rischio i neonati che abbiano concomitantemente già manifestato sintomi allergici, ad esempio congiuntiviti allergiche o asma.

In un secondo momento compaiono bolle piene di siero. A causa del prurito – che spesso insorge anche di notte disturbando il sonno e provocando crisi di pianto – e dei tentativi di grattamento, la pelle può infettarsi e l’eczema estendersi.

 

Dermatite da pannolino o atopica? Come distinguerle

Le dermatiti nel neonato sono abbastanza diffuse e solitamente non preoccupanti. La più conosciuta è la dermatite da pannolino, un fenomeno irritativo transitorio dovuto in genere allo sfregamento della zona inguinale con i bordi del pannolino o al contatto dei genitali con l’urina e le feci.

E’ però necessario saper distinguere le varie tipologie di infiammazione e di rash cutaneo, per capire se si tratti di un problema episodico o sia il sintomo di una patologia vera e propria, come la dermatite atopica, che ha una causa allergica. In casi più rari può essere sintomo di psoriasi inversa o delle pieghe, una malattia della pelle cronica autoimmune che insorge nelle pliche di pelle, incluse quelle inguinali e genitali con sintomi specifici.

La dermatite da pannolino coinvolge la zona inguinale, genitale, anale e le natiche, ma non altre aree di cute. La pelle qui appare arrossata, gonfia, con comparsa di lesioni ulcerate, bolle o piccole piaghe che possono infettarsi. Nel caso dell’eczema atopico, invece, le zone infiammate saranno molte di più e anche lontane dal pannolino. Il consulto pediatrico è comunque necessario sia per la diagnosi sia per il trattamento della forma di dermatite del bambino.

 

I sintomi della dermatite atopica nei bambini e negli adolescenti

La dermatite atopica nel bambino dai cinque anni in su tende a interessare con maggior prevalenza la zona interna del gomito e quella posteriore delle ginocchia, i lati del collo, l’area intorno alla bocca, le mani, i polsi, le caviglie e i piedi.
Circa il 10-12% dei bambini con dermatite atopica continua a soffrirne anche nell’adolescenza, mentre un esordio dopo la pubertà nei Paesi europei è stimato tra il 5 e il 15%, con una prevalenza nel sesso femminile e nei teenager asmatici o con rinocongiuntiviti ricorrenti.

In età adolescenziale è più frequente che l’eczema atopico si presenti sui palmi delle mani e le piante dei piedi, tra le scapole, sul torace, sul collo, sul viso (in particolare fronte, palpebre e lati della bocca), sui gomiti e le ginocchia.

Nei bambini l’eczema inizialmente compare formando una chiazza secca e squamosa sulla quale, in un secondo momento, si formano delle protuberanze. La cute appare più chiara o più scura rispetto al colore normale, pruriginosa e ispessita, anche a causa della continua esfoliazione prodotta dai grattamenti. Con tempo gli eczemi possono formare croste indurite.

Negli adolescenti la sintomatologia varia poco, ma le interazioni ormonali che entrano in campo, e così pure il fattore psicologico, peggiorano la percezione della malattia. Prurito intenso, stress, disturbi del sonno e stanchezza sono alcuni dei disturbi psicosomatici che possono associarsi al sintomo cutaneo.

 

I sintomi della dermatite atopica negli adulti

La percentuale di adulti che si ammala di dermatite atopica è bassa, e in generale è raro che la malattia insorta nell’infanzia o nell’adolescenza si protragga oltre i 18 anni, sebbene si tratti di una patologia infiammatoria cronica. Sono più a rischio di “trascinarsi” la dermatite atopica fino all’età adulta le persone che abbiano altre forme conclamate di allergia, specialmente di tipo respiratorio, e tutti coloro che, per lavoro, siano esposti continuativamente a sostanze e materiali potenzialmente irritativi.

Si stima che circa 2-3% della popolazione adulta soffra di eczema atopico. Il caso più frequente è quello di una riacutizzazione di una dermatite atopica diagnosticata in età neonatale o infantile, che si ripresenti in età adulta dopo decenni di remissione. Molto meno frequente il caso in cui la diagnosi venga fatta per la prima volta dopo i 18 anni.

L’eczema atopico dell’adulto tende ad interessare soprattutto cuoio capelluto e viso, in particolare la zona perioculare, che appare scurita, e quella palpebrale, ma anche tutte le pieghe del corpo. Nelle donne può infiammarsi l’area intorno al capezzolo.
Anche nel caso degli adulti il prurito è un sintomo associato e sempre presente, mentre la pelle appare xerotica (estremamente secca, arida) e depigmentata, con un maggiorato rischio di sovra infezioni. Una cute più scura nelle zone degli eczemi, indurita e ricoperta di scaglie, è sintomo di una dermatite atopica presente da molti anni e conseguenza di grattamenti continui e prolungati.
Stress, ansia, insonnia e sono altrettanti sintomi di corollario da non sottovalutare.

Ora che abbiamo visto le manifestazioni della dermatite atopica, cerchiamo di capire se, nel caso di una recrudescenza dopo un periodo di remissione, queste si presentano sempre negli stessi punti sempre o possono cambiare area di localizzazione. Ce lo spiega la Dr.ssa Michela Ortoncelli, specialista in Dermatologia presso la Città della scienza e della salute, Torino.

Cura della dermatite atopica nel neonato, nei bambini e negli adulti

Le terapie per la dermatite atopica nel neonato, nei bambini e negli adulti vanno indicate dal dermatologo in base alla gravità dei sintomi, all’età e alle condizioni di salute dei pazienti. Non si tratta di cure risolutive; il loro scopo è piuttosto quello di alleviare il prurito, rimuovere le croste e permettere alla pelle di rigenerarsi e cicatrizzarsi.

Considerando poi che l’eczema atopico ha quasi sempre una forte componente allergica, questa va identificata e gestita con l’evitamento dell’allergene causa della anomala reazione immunitaria. Ad esempio, evitare alcuni cibi, soprattutto se in cross-reattività con pollini o altre sostanze allergizzanti, può concretamente contribuire a migliorare lo stato della pelle.

Per ridurre il fastidio cutaneo è molto importante curare l’igiene quotidiana con prodotti detergenti specifici per la pelle atopica da scegliere su consiglio del pediatra o del dermatologo. L’acqua del bagno non dovrà mai essere troppo calda, e la pelle non andrà asciugata frizionandola vigorosamente con la salvietta, bensì tamponandola delicatamente.

 

Cura delle forme leggere e moderate

In linea di massima, la cura della dermatite atopica nelle forme leggere e moderate è prevalentemente topica e si basa sull’applicazione di creme antinfiammatorie e unguenti emollienti. Inoltre, soprattutto nei pazienti che si grattano molto, qualora insorgano delle sovra infezioni fungine o batteriche è possibile che queste vadano a loro volta curate con creme antimicotiche o antibiotiche.

 

Cura delle forme severe

In Italia, la dermatite atopica severa è molto meno diffusa di quella leggera o moderata, tuttavia impatta pesantemente sulla qualità di vita di chi ne soffre. Le terapie per questa forma di eczema atopico diffuso e aggressivo vanno necessariamente personalizzate, sia nel caso dei bambini che degli adulti, combinando cure farmacologiche sistemiche, con terapie localizzate a base di cortisonici topici e creme emollienti. Anche la fototerapia può essere inclusa nel trattamento terapeutico.

Attenzione speciale ai risvolti psicologici di una dermatite atopica severa ad ogni età. Un percorso psicoterapeutico di supporto potrebbe aiutare sia gli adulti che i bambini e gli adolescenti, a gestire con minor disagio gli aspetti più problematici della malattia cutanea.

Foto Dr.ssa Michela Ortoncelli dermatologa

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point, con la collaborazione della Dr.ssa Michela Ortoncelli, Dermatologia universitaria Città della scienza e della salute, Torino.

Fonti:

  • https://childrensnational.org/visit/conditions-and-treatments/allergies-immunology/eczema-atopic-dermatitis
  • https://www.uppa.it/dermatite-atopica/
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4212666/
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8648436/
  • https://www.aad.org/member/clinical-quality/guidelines/atopic-dermatitis
  • https://www.aad.org/public/diseases/eczema/types/atopic-dermatitis/symptoms
  • https://www.ospedalebambinogesu.it/dermatite-atopica-del-bambino-80046/
  • https://www.niams.nih.gov/health-topics/atopic-dermatitis
  • https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/atopic-dermatitis-eczema/symptoms-causes/syc-20353273
  • https://www.mdpi.com/2624-8611/3/4/42
  • https://www.isplad.org/wp-content/uploads/2018/03/linee_guida_eczema_atopico.pdf
  • https://nationaleczema.org/blog/atopic-dermatitis-101/
  • https://www.jiaci.org/revistas/vol27issue2_1.pdf
  • https://www.mdpi.com/2077-0383/4/5/884
  • https://www.aad.org/public/diseases/eczema/adult/can-get

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.