La dermatite atopica si presenta con sintomi simili ma differenti in funzione dell’età: arrossamento e prurito in particolare su diverse aree del corpo. Solitamente insorge durante l’infanzia e può proseguire in adolescenza, mentre solo in rari casi si manifesta anche in età adulta.

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La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, definita anche eczema atopico, benigna e non contagiosa, comune soprattutto in età pediatrica: si stima che ne soffrano quasi due bambini su dieci, spesso già in età neonatale, mentre nell’adulto la prevalenza è solo del 2-3% circa. Nel neonato insorge tipicamente tra i tre e i sei mesi fino al primo anno di vita. Solitamente i sintomi tendono poi a scomparire mentre in alcuni casi permangono fino ai cinque-sei anni con andamento ondivago che alterna periodi di remissione ad altri di riacutizzazione.

 

Le cause: quanto conta la genetica nella dermatite atopica

La dermatite atopica ha una forte componente ereditaria: le cause non sono ancora del tutto note, ma la genetica sembra influire sulla capacità della pelle di funzionare da barriera protettiva in grado di mantenere l’idratazione e di proteggere da aggressioni esterne a opera di batteri, sostanze irritanti e allergeni.

 

Tra le cause scatenanti c’è spesso un’allergia o una predisposizione alle allergie, sia di tipo respiratorio (come l’asma o la rinocongiuntivite) che alimentare. Per questo, di fronte a una diagnosi di dermatite atopica, è cruciale indagare la correlazione con il latte o altri cibi o con altri potenziali allergeni, tra cui pollini e acari della polvere: sono infatti più a rischio i neonati che abbiano già manifestato sintomi allergici, ad esempio congiuntiviti allergiche o asma.

 

Questa componente genetica rende la patologia una malattia allergica familiare, che difficilmente si presenta come caso unico. Accanto a questi aspetti innati, concorrono però anche alcuni meccanismi ambientali che coinvolgono il sistema immunitario.

 

Le indagini allergologiche familiari

Poiché la dermatite atopica è una malattia familiare, occorre fare attenzione ai casi in cui:

  • uno o entrambi i genitori ne siano affetti, anche se in remissione da anni, o manifestino una forma di allergia (ad esempio ai pollini, agli animali domestici, agli acari della polvere, ad alcuni cibi specifici, al nichel ecc.) o abbiano sviluppato una forma di dermatite atopica da adulti senza averne mai sofferto prima;
  • fratelli e sorelle abbiano avuto episodi di dermatite atopica, eczema o forme allergiche anche senza manifestazione cutanea;
  • nonni e zii abbiano sofferto o soffrano di dermatite atopica o allergie di qualunque tipo.

 

Dermatite atopica: sintomi nel neonato

I sintomi con cui la dermatite atopica si presenta nel neonato includono inizialmente prurito e arrossamento della cute, che appare secca e squamosa. Gli eczemi compaiono sul viso (guance e contorno della bocca in particolare), su collo e nuca, sul cuoio capelluto, su ginocchia e gomiti.

 

In un secondo momento compaiono bolle piene di siero. A causa del prurito – che spesso insorge anche di notte disturbando il sonno e provocando crisi di pianto – e dei tentativi di grattamento, la pelle può infettarsi e l’eczema estendersi.

 

Dermatite da pannolino o atopica? Come distinguerle

Accanto all’eczema atopico, nel neonato sono abbastanza diffuse anche altre forme di dermatite solitamente non preoccupanti. La più conosciuta è la dermatite da pannolino, un fenomeno irritativo transitorio dovuto in genere allo sfregamento della zona inguinale, genitale, anale e delle natiche con i bordi del pannolino o al contatto dei genitali con l’urina e le feci.

 

È quindi necessario saper distinguere le varie tipologie di infiammazione e di rash cutaneo che si manifestano nelle aree coperte dal pannolino per capire se si tratti di un problema episodico o se sia il sintomo di una patologia vera e propria come la dermatite atopica oppure, in casi più rari, la psoriasi inversa o delle pieghe, malattia cronica autoinfiammatoria che insorge nelle pliche di pelle.

 

In presenza di dermatite da pannolino la pelle appare arrossata, gonfia, con comparsa di lesioni ulcerate, bolle o piccole piaghe che possono infettarsi. Al contrario di questa condizione, la dermatite atopica mostra aree infiammate anche lontane dal pannolino. Il consulto pediatrico o dermatologico è quindi necessario.

 

Dermatite atopica: sintomi nei bambini

La dermatite atopica nel bambino dai cinque anni in su tende a interessare con maggior prevalenza la zona interna del gomito e quella posteriore delle ginocchia, i lati del collo, l’area intorno alla bocca, le mani, i polsi, le caviglie e i piedi. Le lesioni compaiono formando chiazze secche e squamose sulle quali, in un secondo momento, si formano delle protuberanze. La cute appare più chiara o più scura rispetto al colore normale, pruriginosa e ispessita, anche a causa della continua esfoliazione prodotta dai grattamenti. Con tempo gli eczemi possono formare croste indurite.

 

I sintomi della dermatite atopica negli adolescenti

Circa il 10-12% dei bambini con dermatite atopica continua a soffrirne anche nell’adolescenza, mentre un esordio dopo la pubertà nei Paesi europei è stimato tra il 5 e il 15%, con una prevalenza nel sesso femminile e nei teenager asmatici o con rinocongiuntiviti ricorrenti.

 

In età adolescenziale è più frequente che l’eczema atopico si presenti sui palmi delle mani e le piante dei piedi, tra le scapole, sul torace, sul collo, sul viso (in particolare fronte, palpebre e lati della bocca), sui gomiti e le ginocchia. Globalmente la sintomatologia è simile a quella dei bambini, ma le interazioni ormonali che entrano in campo insieme ai fattori psicologici peggiorano la percezione della malattia. Prurito intenso, stress, disturbi del sonno e stanchezza sono alcuni dei disturbi psicosomatici che possono associarsi al sintomo cutaneo.

 

La dermatite atopica negli adulti: quando si presenta

È raro che la malattia insorta nell’infanzia o nell’adolescenza si protragga oltre i 18 anni: ciò avviene soprattutto in chi abbia altre forme conclamate di allergia, specialmente di tipo respiratorio, e in tutti coloro che per lavoro sono esposti continuativamente a sostanze e materiali potenzialmente irritativi. Può capitare che un adulto sperimenti una riacutizzazione di una dermatite atopica diagnosticata in età neonatale o infantile dopo decenni di remissione mentre è molto meno frequente che la diagnosi arrivi per la prima volta dopo i 18 anni.

 

La dermatite atopica negli adulti: i sintomi

L’eczema atopico dell’adulto tende a interessare soprattutto cuoio capelluto e viso, in particolare la zona perioculare, che appare scurita, e quella palpebrale, oltre alle pieghe del corpo. Nelle donne può infiammarsi l’area intorno al capezzolo.

 

Anche nel caso degli adulti il prurito è un sintomo associato e sempre presente, mentre la pelle appare xerotica (cioè estremamente secca) e depigmentata, con un maggiorato rischio di sovrainfezioni. Una cute più scura nelle zone degli eczemi, indurita e ricoperta di scaglie, è sintomo di una dermatite atopica presente da molti anni e conseguenza di grattamenti continui e prolungati. Stress, ansia e insonnia sono altrettanti sintomi di corollario da non sottovalutare.

 

Con la Dr.ssa Michela Ortoncelli, specialista in Dermatologia presso la Città della scienza e della salute, Torino, parliamo delle localizzazioni della dermatite atopica.

Foto Dr.ssa Michela Ortoncelli dermatologa

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo della Dr.ssa Michela Ortoncelli, Dermatologia universitaria Città della scienza e della salute, Torino.

Fonti:

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.