La psoriasi inversa colpisce le parti del corpo in cui la pelle forma delle pieghe. Si stima colpisca tra il 20 e il 30% delle persone con psoriasi ma ha un impatto peggiore sulla qualità di vita.

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Qual è la differenza tra psoriasi e psoriasi inversa?

La psoriasi inversa o delle pieghe è una variante della psoriasi che si manifesta nelle zone del corpo in cui la pelle forma delle pliche o si ripiega su sé stessa. Genitali esterni, natiche, inguine, ascelle, pieghe delle orecchie, ombelico e area sotto il seno sono le zone del corpo più colpite dalla psoriasi inversa.

 

La psoriasi inversa è molto diffusa, si stima che colpisca quasi il 30% delle persone con psoriasi, ma spesso rimane sottodiagnosticata: poiché infatti le lesioni si formano in regioni del corpo nascoste, il paziente tende a non parlarne con i medici.

 

Le manifestazioni cliniche della psoriasi delle pieghe sono un po’ diverse da quelle della psoriasi comune, perché la cute interessata ha caratteristiche specifiche: la pelle delle pieghe è infatti più sottile del resto dell’epidermide, tende a macerare ed è più soggetta a frizioni. Ecco, dunque, che le placche psoriasiche appaiono lisce e lucenti, ben demarcate, arrossate ma meno desquamate rispetto alle lesioni della psoriasi volgare. Inoltre, possono infettarsi facilmente – ad esempio sviluppare micosi – e i sintomi dell’infezione possono sovrapporsi a quelli della psoriasi, peggiorando il quadro infiammatorio.

 

Nonostante coinvolga solo piccole zone di pelle, la psoriasi delle pieghe ha un impatto molto negativo sulla qualità di vita del paziente, essendo causa di stress, imbarazzo, vergogna sociale, depressione. Quando, poi, la psoriasi delle pieghe coinvolga l’area genitale, anche la vita sessuale e di relazione ne soffre. Per tale ragione, le terapie andranno attentamente valutate e personalizzate, al fine di ridurre al minimo il disagio che la psoriasi inversa comporta.

 

Come riconoscere la psoriasi inversa da altre malattie della pelle

Rispetto alla forma comune di psoriasi, la variante inversa può essere scambiata per altre malattie infiammatorie della pelle, perché le pieghe dove si formano le placche sono soggette a macerazione e alla formazione di ulcerazioni che causano prurito e irritazione, sintomi compatibili con altre condizioni cutanee.

 

La diagnosi spetta al dermatologo, che deve distinguere le lesioni psoriasiche delle pieghe da qualunque altro rush cutaneo, in particolare dall’intertrigine. Quest’ultima è una generica irritazione della pelle, dovuta a sudore e attrito tra le pieghe, più comune nelle persone obese, negli sportivi, in chi soffre di sudorazione eccessiva e che peggiora quando l’igiene personale è scarsa. Anche l’abitudine ad indossare abiti aderenti in tessuti non traspiranti può favorire l’intertrigine.

 

Altra patologia in parte sovrapponibile alla psoriasi inversa è la micosi. Le infezioni fungine sono più comuni nelle pieghe cutanee che nel resto della pelle e causano l’eruzione di macchie arrossate.

 

La dermatite seborroica spesso interessa le pieghe e comporta la formazione di placche simili a quelle psoriasiche, ma la loro colorazione tendente al giallastro e la consistenza untuosa ne differenziano la natura.

 

La psoriasi delle pieghe potrebbe infine confondersi con una lesione benigna chiamata lichen planus, per la cui diagnosi è necessario un esame istologico.

 

Psoriasi inversa e alimentazione: c’è un nesso?

Esattamente come le altre forme di psoriasi, la psoriasi delle pieghe è una malattia infiammatoria cronica innescata da una iper-reattività del sistema immunitario. Il legame con l’alimentazione, sia in senso positivo che negativo, dipende da questa causa originaria. Il cibo può quindi aiutare oppure ostacolare la gestione dei sintomi.

 

Studi clinici hanno dimostrato che le persone con un tipo di malattia autoimmune, tendono a svilupparne altre, come ad esempio la celiachia e il diabete. Inoltre, sovrappeso e obesità costituiscono un fattore di rischio per l’insorgenza della malattia in soggetti predisposti, nonché una condizione che peggiora la sintomatologia. Per questo, le persone con psoriasi in sovrappeso dovrebbero seguire un regime alimentare ipocalorico dimagrante allo scopo di:

  • ridurre le placche psoriasiche nelle regioni colpite dalla sua forma inversa;
  • migliorare la reazione ai farmaci topici.

 

Inoltre, per le ragioni di possibile comorbidità con altre patologie autoimmuni, è consigliabile effettuare i test per la celiachia e per la sensibilità al glutine. Se tali esami risultassero positivi, seguire una dieta gluten free aiuterebbe senz’altro a migliorare i sintomi cutanei della psoriasi.

 

Infine, un accenno al tipo di dieta consigliata. Sebbene sia raccomandata un’alimentazione varia, che punti soprattutto su alimenti freschi di origine vegetale, come la dieta Mediterranea, non vi sono ancora sufficienti dati scientifici sugli effetti inequivocabilmente benefici di quest’ultima sulla psoriasi delle pieghe. Consumare alimenti ricchi di antiossidanti, noti per il loro effetto antinfiammatorio, è però sicuramente d’aiuto, se non altro per mantenere il peso corporeo e migliorare lo stato di salute generale.

 

Psoriasi inversa: cure, trattamenti topici e stile di vita

La prima linea di cure della psoriasi delle pieghe è di tipo topico, con:

  • creme a base di cortisonici ad azione blanda o moderata;
  • inibitori della calcineurina topici, farmaci ad azione antinfiammatoria locale;
  • creme a base di vitamina D di sintesi.

 

Cure topiche di seconda linea sono invece:

  • pomate emollienti;
  • creme a base di catrame minerale.

 

Per migliorare i sintomi della psoriasi inversa, è altresì curare attentamente l’igiene personale. Ad esempio può essere utile:

  • optare per detergenti e deodoranti delicati, privi di profumi o alcol, testati per pelli sensibili;
  • evitare bagni e docce prolungati in acqua molto calda, bensì lavarsi in acqua tiepida e asciugare perfettamente le zone delle pieghe cutanee colpite da psoriasi inversa, tamponandole con una salvietta di cotone;
  • indossare abiti in tessuti naturali, traspiranti, non aderenti al corpo, e analogamente biancheria intima che non stringa, bianca, di cotone;
  • dopo l’applicazione delle lozioni emollienti è meglio evitare di usare talco o altre polveri assorbenti. Semmai, si può optare per prodotti spray o in gel, che abbiano un effetto lenitivo e idratante ma senza ungere.

Fonti:

  • Micali G, Verzì AE, Giuffrida G, Panebianco E, Musumeci ML, Lacarrubba F. Inverse Psoriasis: From Diagnosis to Current Treatment Options. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2019 Dec 31;12:953-959. doi: 10.2147/CCID.S189000. PMID: 32099435; PMCID: PMC6997231.
  • Cliveland Clinic Inverse Psoriasis
  • Hong, J.J., Mosca, M.L., Hadeler, E.K. et al. Genital and Inverse/Intertriginous Psoriasis: An Updated Review of Therapies and Recommendations for Practical Management. Dermatol Ther (Heidelb) 11, 833–844 (2021). doi.org/10.1007/s13555-021-00536-6
  • Dopytalska K, Sobolewski P, Błaszczak A, Szymańska E, Walecka I. Psoriasis in special localizations. Reumatologia. 2018;56(6):392-398. doi: 10.5114/reum.2018.80718. Epub 2018 Dec 23. PMID: 30647487; PMCID: PMC6330687
  • AAD (American Academy of Dermatology Association) What should Ieat if I have psoriasis?

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.