In moltissimi casi una dermatite atopica che fa la comparsa durante la prima infanzia tende a regredire e scomparire per sempre quando il bambino cresce. In altri casi invece tende a cronicizzarsi. Scopri come evolve la dermatite atopica.

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La dermatite atopica è una diffusissima malattia infiammatoria della pelle che in molti casi rientra nella definizione di patologia cronica. Nel corso della vita del paziente può evolvere in modo differente da soggetto a soggetto. Diverse sono anche le modalità in cui si manifesta nel corso del tempo così come variabili sono le tempistiche con cui la patologia alterna periodi di attività con altri di remissione.

 

Quando la dermatite atopica è cronica e quando non lo è

Diversi studi che hanno seguito bambini affetti da dermatite atopica dalla nascita fino all’adolescenza hanno identificato alcuni sottogruppi di pazienti proprio in funzione di queste variabili:

  • Malattia risolta a esordio precoce. È una forma che si presenta durante la prima infanzia ma che guarisce da sola nel corso degli anni successivi. Si tratta fortunatamente della casistica più frequente: si calcola infatti che il 90% delle dermatiti atopiche a esordio precoce scompaia nel corso della vita senza lasciare traccia. Ciò avviene gradualmente: nel corso degli anni le recidive si diradano per poi non ripresentarsi più, mediamente verso i sette anni ma a volte anche prima. Solo qualche volta scompaiono del tutto solo più tardi, con l’inizio dell’adolescenza;
  • Malattia persistente a esordio precoce. È una dermatite atopica che insorge nell’infanzia e si protrae cronicamente per il resto della vita. La presenza di sintomi atopici nei genitori (dermatite atopica, rinite e asma) è tra i principali fattori predisponenti a questa forma. I piccoli pazienti che rientrano in questa categoria vedono le recidive diradarsi ma senza mai interrompersi definitivamente tanto che queste si ripresentano anche in età adulta talvolta scomparendo solo durante l’adolescenza;
  • Malattia a esordio tardivo. In questo caso le manifestazioni si presentano solo in età adulta e permangono per tutta la vita. Si tratta dello scenario meno frequente in assoluto.

 

Vediamo un po’ più nel dettaglio come si presenta la dermatite atopica nell’adulto grazie al contributo della Dr.ssa Elena Pezzolo, Specialista in Dermatologia e Venereologia presso la U.O.C. di Dermatologia dell’Ospedale San Bortolo, Vicenza.

I fattori che prevengono la cronicizzazione

Gli studi che hanno identificato queste tre forme di dermatite atopica hanno inoltre evidenziato i fattori protettivi nei confronti della cronicizzazione. Tra questi ci sono:

  • Allattamento al seno. Da tempo è noto che questa prima forma di contatto con la madre, così come il fatto di essere nati per parto naturale, ha un impatto positivo sul funzionamento del sistema immunitario ed è quindi protettiva nei confronti di molte patologie immunomediate;
  • Uso di probiotici in gravidanza o durante la prima infanzia. Studi hanno rilevato come questi, regolando il microbiota intestinale, abbiano un ruolo importante nella modulazione dell’attività infiammatoria sistemica;
  • Uso regolare di creme emollienti. Queste rappresentano un rimedio topico di grande importanza per controllare l’evoluzione delle lesioni cutanee.

 

Quando la dermatite atopica si complica

Nelle forme croniche la situazione può complicarsi ulteriormente in quanto, nel corso degli anni, altri disturbi possono aggiungersi alla dermatite atopica. In particolare sono tre le possibili complicanze associate a una patologia di lungo corso:

  • Marcia atopica. In alcuni casi la dermatite atopica può portare alla comparsa di altri sintomi atopici, connessi cioè a un’ipersensibilità ad alcuni stimoli ambientali e allergici. Si utilizza l’espressione “marcia” per sottolineare che spesso queste altre manifestazioni tendono a comparire una per volta secondo una successione temporale che tende a ripetersi identica in tutti i soggetti. In molti casi infatti a una dermatite atopica che si presenta già nella prima infanzia segue la comparsa di allergie alimentari a cui poi si aggiungono prima l’asma e poi la rinite allergica nei bambini più grandi. Oggi questa definizione tende a essere dibattuta: sappiamo infatti che le malattie atopiche sono molto più complesse di quanto si è sempre creduto e si è compreso che l’evoluzione della dermatite atopica non è necessariamente così lineare;
  • Eritrodermia. In alcuni rarissimi casi la dermatite atopica prosegue la sua evoluzione soltanto sulla pelle ma con una diffusione delle lesioni fino a coprire addirittura il 90% del corpo. In questo caso le lesioni si fanno di un colore rosso intenso e sono accompagnate da desquamazioni con prurito intenso e formazione di aree edematose e gonfie. Si tratta di una complicanza molto seria, definita eritrodermia, che richiede un ricovero ospedaliero urgente.
  • Infezioni cutanee. Una dermatite atopica cronica può essere complicata da infezioni delle lesioni: ciò dipende dal fatto che la pelle atopica è fragile e soggetta all’attacco di batteri e virus, specie quando viene grattata ripetutamente. In molti casi infatti l’agente infettivo è lo Staphylococcus aureus, portato sulla pelle dalle unghie. In questi casi la cute infetta è dolente e calda, produce un essudato giallastro e si formano croste. Naturalmente ciò richiede una terapia antibiotica ad hoc. In alcuni casi le infezioni sono invece di natura virale: possono essere provocate dal Molluscum Contagiosum Virus, che dà luogo a papule rotonde dello stesso colore della pelle, oppure dall’Herpes Simplex Virus. In quest’ultimo caso compaiono bollicine sulle lesioni atopiche e il paziente accusa malessere e talvolta febbre. Una terapia antivirale è necessaria per eliminare entrambi.

Fonti:

  • Abuabara K, Langan SM, “Atopic dermatitis across the life course”. Br J Dermatol. 2023 May 24;188(6):709-717. doi: 10.1093/bjd/ljac072. PMID: 36715326. https://academic.oup.com/bjd/article-abstract/188/6/709/6832302?redirectedFrom=fulltext&login=false
  • Dermatite atopica del bambino, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, https://www.ospedalebambinogesu.it/dermatite-atopica-del-bambino-80046
  • E in futuro? Le possibili evoluzioni dell’eczema atomico, Pierre Fabre Eczema Foundation, https://www.pierrefabreeczemafoundation.org/it/capire/tipi-de-eczema/eczema-atopico/evoluzioni-eczema-atopico
  • Klain A et al, “Marcia Atopica: ci sono nuove evidenze?”, Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica, https://old.riaponline.it/article/marcia-atopica-ci-sono-nuove-evidenze/
  • Quali sono le possibili complicanze dell’eczema atomico? Pierre Fabre Eczema Foundation, https://www.pierrefabreeczemafoundation.org/it/capire/tipi-de-eczema/eczema-atopico/complicanze-eczema-atopico
  • Salari P, “La dermatite atopica: una lenta e silenziosa evoluzione tra nuove acquisizioni e prospettive di approccio”, UpDate per il Pediatra, https://www.pacinimedicina.it/update_pediatra/la-dermatite-atopica-una-lenta-e-silenziosa-evoluzione-tra-nuove-acquisizioni-e-prospettive-di-approccio/
  • Solomon I et al, “The impact of lifestyle factors on evolution of atopic dermatitis: An alternative approach”. Exp Ther Med. 2019 Feb;17(2):1078-1084. doi: 10.3892/etm.2018.6980. Epub 2018 Nov 16. PMID: 30679977; PMCID: PMC6327646. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6327646/#b65-etm-0-0-6980
  • Taieb A, “The natural history of atopic dermatitis”. J Am Acad Dermatol. 2001 Jul;45(1 Suppl):S4-5; discussion S5-6. doi: 10.1067/mjd.2001.117027. PMID: 11423862. https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0190-9622(01)45947-0
  • Thomsen SF, “Atopic dermatitis: natural history, diagnosis, and treatment”. ISRN Allergy. 2014 Apr 2;2014:354250. doi: 10.1155/2014/354250. PMID: 25006501; PMCID: PMC4004110. https://ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4004110/
  • Thomsen SF, “Epidemiology and natural history of atopic diseases”. Eur Clin Respir J. 2015 Mar 24;2. doi: 10.3402/ecrj.v2.24642. PMID: 26557262; PMCID: PMC4629767. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4629767/

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.

Foto Dr.ssa Elena Pezzolo Dermatologa

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo della Dr.ssa Elena Pezzolo, Specialista in Dermatologia e Venereologia presso la U.O.C. di Dermatologia dell’Ospedale San Bortolo, Vicenza.