Lo sapevi che la cheratosi attinica può essere asportata con la terapia laser? Scopri come funziona!

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La cheratosi attinica è oggi adeguatamente trattata con il laser. Questa patologia può richiedere infatti l’asportazione delle lesioni che, come noto, sono considerate precancerose: possono infatti evolvere in senso maligno nel corso degli anni. Le cheratosi attiniche sono lesioni della pelle che si formano come conseguenza di un’esposizione solare protratta negli anni e senza adeguata protezione. Il loro aspetto è quello di macchie squamose ruvide principalmente su viso, orecchie, braccia, mani, in testa e sul collo, cioè nelle aree di pelle sempre esposte al sole.

 

Perché le cheratosi attiniche vanno rimosse

Una cheratosi attinica può non destare sospetto nel paziente: è infatti asintomatica in quanto non causa prurito o altri fastidi. Queste lesioni possono però ingrandirsi nel tempo, diventando appunto pericolose. Nonostante nella maggior parte dei casi non mostrino un’evoluzione maligna, in una minima parte possono dar luogo al carcinoma squamocellulare invasivo, una forma di cancro della pelle. Ecco perché a scopo preventivo vengono frequentemente rimosse, riducendo così il rischio tumorale oltre che il loro impatto estetico.

 

Come funziona il laser per la cheratosi attinica

Il laser è una ottima soluzione per l’asportazione delle cheratosi attiniche: è una tecnica semplice che non causa particolari disturbi o inestetismi importanti sulla pelle al termine del trattamento. Impiegato soprattutto per lesioni sul volto e sul cuoio capelluto, il laser non lascia generalmente cicatrici importanti ma può produrre talvolta una leggera depigmentazione (aree di pelle più chiara). Questa tecnica consente inoltre di rimuovere più di una cheratosi attinica per seduta. La tecnica laser più impiegata è il laser CO2, in grado di generare un surriscaldamento della lesione per mezzo di anidride carbonica così da portare a ebollizione l’acqua contenuta nelle sue cellule causandone la distruzione selettiva: ciò rende la tecnica estremamente precisa in quanto lascia intatti i tessuti sani.

 

Le altre tecniche per asportare le lesioni

Va però ricordato che per la rimozione delle cheratosi attiniche esistono anche altre metodologie. Ad esempio la crioterapia, forse il trattamento più comune in assoluto, impiega l’azoto liquido che, grazie alle bassissime temperature che può far raggiungere alla parte trattata, provoca la morte delle cellule malate, successivamente sostituite dall’organismo con nuove cellule sane. Esiste poi la raschiatura (o curettage), ovvero una tecnica di rimozione fisica con strumenti chirurgici, e infine la terapia fotodinamica, che fa uso di soluzioni chimiche applicate sulle cheratosi, successivamente irradiate con speciali fonti luminose.

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E se fosse cheratosi attinica?

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Fonti:

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.