Cheratosi attiniche viso
Cheratosi attiniche viso

Cheratosi attiniche sul viso: causa, trattamenti e prevenzione

Le cheratosi attiniche sono lesioni della pelle causate dai raggi UV, comuni sul viso e potenzialmente precancerose. Scopri sintomi, diagnosi, trattamenti e prevenzione.

INDICE:

 


 

La cheratosi attinica, conosciuta anche come cheratosi solare, è una lesione cutanea ruvida, squamosa o ispessita che compare sulla pelle a seguito di un danno da esposizione ai raggi UV accumulato nel tempo. Il termine “attinica” deriva infatti dal greco ἀκτίς (aktis), che significa “raggio”, a indicare la relazione diretta con le radiazioni solari. È considerata una condizione precancerosa in quanto, se non trattata, può in alcuni casi evolvere in carcinoma squamocellulare, una forma di tumore cutaneo.

 

Perché le cheratosi attiniche si manifestano sul viso?

Sebbene possa manifestarsi in varie parti del corpo, il viso è una delle zone più frequentemente colpite soprattutto nei soggetti con pelle chiara, età avanzata e una lunga storia di esposizione solare. La ragione sta nel fatto che il viso è una delle aree più esposte alla luce solare durante tutto l’anno: nonostante l’uso di cappelli o creme solari, è infatti difficile garantire una protezione completa e costante di questa parte del corpo. Le persone con pelle chiara, capelli biondi o rossi e occhi azzurri sono particolarmente sensibili ai raggi UV e più predisposte allo sviluppo di cheratosi attiniche sul volto.

 

Le aree del viso più colpite sono in particolare:

 

  • Fronte;
  • Naso;
  • Guance;
  • Tempie;
  • Labbro inferiore.

 

Altre parti del corpo dove frequentemente si manifestano le cheratosi attiniche – braccia e collo, in particolare – sono anch’esse particolarmente esposte al sole.

 

Come si presentano e i fattori di rischio

Le cheratosi attiniche sul viso possono variare per forma, colore e consistenza. Si manifestano spesso come:

 

  • Chiazze rossastre o marroncine;
  • Croste persistenti;
  • Aree secche, simili a carta vetrata;
  • Lesioni piatte o leggermente rialzate;
  • Macchie che talvolta sanguinano o causano prurito.

 

Spesso il paziente se ne accorge solo toccandole, in quanto molto piccole ma ruvide. Col tempo, però, possono ingrandirsi o aumentare di numero.

 

Oltre all’esposizione prolungata e frequente alla luce solare, altri fattori di rischio includono:

 

  • Età superiore ai 40 anni;
  • Uso frequente di lampade e lettini abbronzanti;
  • Alterazioni del sistema immunitario;
  • Pregressa storia di scottature solari;
  • Uso di farmaci fotosensibilizzanti.

 

Diagnosi: quando consultare un dermatologo

La diagnosi avviene generalmente tramite esame clinico. In alcuni casi, per escludere forme tumorali più aggressive, può essere necessaria una biopsia cutanea. Vista la potenziale pericolosità di alcune cheratosi attiniche, è importante consultare un dermatologo non appena si nota una nuova lesione sul viso che:

 

  • È persistente e non guarisce da sola;
  • Ha un aspetto ruvido o squamoso;
  • Sanguina o causa fastidio.

 

I trattamenti disponibili

I trattamenti terapeutici per le cheratosi attiniche sul volto variano in base al numero, alla posizione e alla dimensione delle lesioni. Le principali opzioni includono:

 

  • Trattamenti topici. Vengono utilizzati soprattutto quando le lesioni sono numerose o diffuse e comprendono l’uso di pomate contenenti principi attivi antinfiammatori, chemioterapici o stimolanti l’attività immunitaria. Tra questi ci sono il Fluorouracile, l’Imiquimod, il Diclofenac e la Tirbanibulina;
  • Crioterapia. Consiste nel congelamento della lesione con azoto liquido ed è molto impiegata in caso di singole lesioni. Rapida ed efficace, può lasciare temporanee discromie, cioè alterazioni cromatiche della pelle;
  • Terapia fotodinamica. Consiste nell’impiego di una crema fotosensibilizzante a base di acido aminolevunico, applicata sulla lesione che viene poi irradiata da speciali con fonti luminose. In questo modo le cellule patologiche vengono distrutte. È particolarmente indicata per lesioni sul viso in quanto consente un miglior effetto da un punto di vista estetico;
  • Altre terapie. Possono essere utilizzate tecniche chirurgiche e parachirurgiche quali il curettage (raschiamento della lesione), l’asportazione tramite laser CO₂ o peeling chimici.

 

Il ruolo della prevenzione e le ricadute psicologiche

In ogni caso, il trattamento precoce è importante perché non è possibile prevedere quali cheratosi evolveranno in tumore. Ancora più importante è quindi agire con la prevenzione. Le cheratosi attiniche sul volto possono infatti essere evitate, seguendo alcune buone norme:

 

  • Uso quotidiano di creme solari con fattori di protezione elevata (SPF 30 o superiore);
  • Impiego di cappelli a tesa larga e occhiali da sole;
  • No all’esposizione solare nelle ore centrali del giorno;
  • Regolari visite dermatologiche, specialmente in chi ha già manifestato e rimosso lesioni attiniche.

 

Non dimentichiamo infine che, quando colpiscono il volto, le cheratosi attiniche possono avere anche un impatto psicologico non trascurabile. Le lesioni visibili, le cicatrici lasciate dai trattamenti di rimozione e la paura di sviluppare un tumore possono generare ansia e disagio. Anche per questo motivo occorre agire con la prevenzione, sin da giovani.

 

FAQ cheratosi attiniche sul viso

 

Cosa sono le cheratosi attiniche?

Le cheratosi attiniche sono lesioni cutanee ruvide e squamose, provocate da un’esposizione cronica ai raggi ultravioletti, soprattutto in persone con pelle chiara.

 

Dove si manifestano più frequentemente le cheratosi attiniche?

Si sviluppano principalmente sul viso, ma possono comparire anche su altre aree esposte al sole come orecchie, cuoio capelluto, mani e avambracci.

 

Le cheratosi attiniche possono trasformarsi in tumore?

, se non trattate, alcune cheratosi attiniche possono evolvere in carcinoma squamocellulare, una forma di tumore cutaneo.

 

Quali sono i trattamenti disponibili per le cheratosi attiniche?

I trattamenti includono terapie topiche, crioterapia, terapia fotodinamica e, in alcuni casi, interventi chirurgici.

 

Come si possono prevenire le cheratosi attiniche?

La prevenzione si basa su una corretta protezione solare, evitando l’esposizione prolungata ai raggi UV e monitorando la pelle con controlli dermatologici regolari.

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E se fosse cheratosi attinica?

Compila il test, o fallo compilare a una persona a te cara, per comprendere meglio la cheratosi attinica e altre problematiche cutanee meritevoli di controllo.
ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.
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