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Negli ultimi anni la gestione terapeutica della dermatite atopica ha compiuto passi da gigante, grazie alle nuove conoscenze scientifiche che hanno portato allo sviluppo di nuovi farmaci molto efficaci e sicuri. Questi possono essere utilizzati nelle forme gravi di malattia, oppure nei pazienti in cui la terapia topica, quella sistemica tradizionale e/o la fototerapia siano risultate inefficaci o controindicate. Tutti i nuovi farmaci disponibili, sia orali che biologici i quali prevedono una somministrazione sottocute tramite iniezioni, possono essere tranquillamente somministrati a casa. In tutti i casi, è fondamentale non trascurare i sintomi o perdere la speranza di fronte a terapie che non offrono i risultati attesi, in quanto oggi abbiamo a disposizione numerose alternative terapeutiche efficaci anche nei casi più difficili. Rivolgersi al dermatologo e valutare tutte le possibilità terapeutiche disponibili, può fare la differenza nel controllo e nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.

Il prurito da dermatite atopica può essere controllato innanzitutto curando la malattia, cioè seguendo correttamente la terapia prescritta dal dermatologo. Inoltre, al paziente è sempre raccomandata l’idratazione quotidiana della pelle, con emollienti e detergenti che favoriscano il mantenimento dell’integrità della barriera cutanea. L’idratazione va vissuta come parte integrante della terapia. In caso di necessità, si possono applicare impacchi freddi sulla pelle. Altri consigli riguardano l’abbigliamento: è preferibile indossare indumenti in tessuti naturali come il cotone e lavarli con detersivi ipoallergenici per far sì che la cute venga aggredita il meno possibile da fattori esterni.

Dormire bene può diventare difficile per chi soffre di dermatite atopica. Innanzitutto, è fondamentale controllare la malattia seguendo scrupolosamente la terapia prescritta dal dermatologo, perché questo aiuta a ridurre il prurito e l’infiammazione, permettendo un riposo più sereno. Prima di coricarsi, è utile applicare una crema idratante specifica per mantenere la pelle idratata durante la notte. Quanto al pigiama, alla biancheria intima e alle lenzuola, meglio sceglierli in cotone morbido e traspirante. Per aiutare a prevenire la secchezza cutanea è consigliabile mantenere la camera da letto fresca e umida usando un umidificatore. Lavare la biancheria da letto con detergenti ipoallergenici riduce l’esposizione a potenziali irritanti. Cercare di ridurre lo stress attraverso tecniche di rilassamento può contribuire a migliorare la qualità del sonno, così come impostare routine regolari, mantenendo possibilmente gli stessi orari in cui ci si corica e ci si sveglia.

La dermatite atopica può evolvere in modi diversi nel corso della vita. Quando compare nei primi anni di vita, tende a risolversi spontaneamente nella maggior parte dei casi, senza lasciare traccia. Il processo è graduale: con la crescita, le recidive si fanno sempre più rare fino a scomparire. Tuttavia, in alcuni casi la malattia persiste anche in età adulta, con un andamento cronico-recidivante, caratterizzato da periodi di miglioramento alternati a fasi di peggioramento. Sebbene non esista una cura definitiva, la dermatite atopica può essere ben controllata con le terapie disponibili, che includono farmaci topici e sistemici, tra cui i nuovi trattamenti biologici.

La terapia della dermatite atopica è finalizzata a ridurre le lesioni cutanee, la secchezza e il prurito. A seconda dei casi possono essere impiegati farmaci topici sotto forma di creme e unguenti ad azione antinfiammatoria, a base di steroidi, o immunomodulante, oppure farmaci sistemici o somministrati per iniezioni sottocute, anch’essi ad azione antinfiammatoria e immunomodulante. Questi ultimi sono impiegati in presenza di forme gravi o comunque quando i rimedi topici non sono efficaci. Insieme ai farmaci, la dermatite atopica e i suoi sintomi si controllano con la cura della pelle: oltre a usare prodotti per la detersione delicati e anallergici è importante applicare creme emollienti utili a idratare la pelle, ridurne la secchezza e quindi anche il prurito.

La dermatite atopica può avere un impatto negativo significativo sulla qualità della vita dei pazienti, causando disagio fisico e psicologico. Per ridurlo, in primo luogo è fondamentale una corretta gestione della patologia attraverso farmaci appropriati; consultare un dermatologo per aggiornare il corretto trattamento può fare la differenza. Dal punto di vista pratico, mantenere una routine di cura della pelle, con l’uso regolare di emollienti e creme idratanti, aiuta a mantenere la barriera cutanea sana e ridurre il prurito. Indossare abiti in tessuti naturali (ad eccezione della lana a diretto contatto della pelle), evitare agenti irritanti e curare l’ambiente domestico per ridurre l’esposizione a potenziali allergeni può contribuire ad alleviare i sintomi. Utile è anche il supporto psicologico e l’adozione di tecniche di rilassamento, come lo yoga e la meditazione, per aiutare a gestire lo stress emotivo associato alla condizione.

Alcuni studi hanno dimostrato che un’alimentazione sana può aiutare a controllare la dermatite atopica e che alcuni cibi potrebbero invece essere sfavorevoli. Tra questi ci sono quelli ricchi di istamina o che spingono il corpo a produrla. Il motivo? Si è notato che molti pazienti con dermatite atopica mostrano una reazione IgE-mediata come accade nelle allergie. L’istamina, sostanza coinvolta proprio nelle reazioni allergiche, potrebbe quindi peggiorare la sintomatologia. Tra i cibi sconsigliati per questo motivo troviamo ad esempio i formaggi, alcune verdure come gli spinaci o i pomodori, il vino rosso, gli insaccati, i cibi in scatola, le carni rosse grasse, i frutti di mare e i crostacei, alcuni frutti come ananas, fragole e frutta secca, il cioccolato e le uova. Scopri cosa non mangiare con la dermatite atopica.

Il primo e più utile approccio naturale nella gestione della cute atopica è senz’altro rappresentato da una corretta e quotidiana detersione e idratazione della pelle, con prodotti topici ad azione emolliente, ideali per ripristinare la barriera cutanea alterata. L’applicazione di creme idratanti specifiche, dopo la doccia o il bagno sulla pelle ancora umida, può aiutare a ridurre la secchezza e già di per sé a migliorare la sintomatologia ad essa associata. Inoltre, poiché lo stress può esacerbare la dermatite atopica, tecniche di rilassamento come lo yoga o la respirazione profonda possono dare beneficio. L’efficacia del trattamento naturale della dermatite atopica non è supportata da solide evidenze scientifiche, motivo per cui l’utilizzo di integratori alimentari o prodotti fitoterapici non può sostituire le terapie mediche e dovrebbe essere discusso con il dermatologo. Alcuni approcci integrati possono però essere di ausilio. Ci sono infine alcuni studi che suggeriscono che i probiotici potrebbero avere un ruolo nella gestione della malattia, perché contribuiscono a modulare la risposta immunitaria, migliorare la barriera intestinale e ridurre l’infiammazione, con potenziali effetti positivi sulla pelle.

La dermatite atopica è la malattia infiammatoria cronica della pelle più comune nei bambini. Si manifesta più frequentemente tra i tre e i sei mesi di vita e interessa circa il 20% dei bambini. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi i sintomi migliorano con il tempo. Circa il 10-12% dei bambini continua a presentare la malattia anche durante l’adolescenza, con fasi di remissione e riacutizzazioni. Nell’adulto, l’esordio della dermatite atopica è meno comune (circa il 2-3% dei casi), ma può verificarsi una riattivazione dopo anni di remissione. Rispetto ai bambini, i pazienti adulti tendono a presentare più comorbidità, come alterazioni metaboliche e altre condizioni infiammatorie.