Il prurito è il sintomo più fastidioso della dermatite atopica: ha ripercussioni sulla qualità di vita e sul sonno. Scopri come gestirlo e come migliorare la qualità della tua vita con questa patologia.

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La dermatite atopica può avere un grande impatto sulla qualità di vita. Oltre a dar luogo ad arrossamento intenso, è accompagnata da forte prurito che può creare disagio e influire negativamente sulla qualità del sonno. In particolare alcuni cambiamenti climatici, gli sbalzi di temperatura, il sudore e il fatto di vivere in ambienti troppo secchi o inquinati possono peggiorare questa sintomatologia, che ha conseguenze sulla vita professionale, scolastica, relazionale e psicologica di adulti e bambini colpiti. Per questo uno degli obiettivi principali della terapia della dermatite atopica è proprio la riduzione del prurito.

 

Il prurito neurogeno e quello psicogeno

Ma da cosa è dovuto il prurito nella dermatite atopica? Prima di tutto le persone affette hanno un sistema immunitario ipersensibile che si attiva rilasciando sostanze chimiche che causano prurito. Inoltre la compromissione della barriera cutanea favorisce la proliferazione batterica che attiva anch’essa una risposta immunitaria. Con il tempo ciò provoca un’ipersensibilizzazione delle terminazioni nervose che rispondono con il prurito: ciò dà luogo a una disorganizzazione nel modo in cui i segnali nervosi viaggiano lungo la pelle rendendo il paziente molto più soggetto a questo fastidio.

 

A questa forma di prurito neurogeno si aggiunge quello psicogeno: è esperienza di tutti che sentire parlare di prurito o vedere qualcuno che si gratta ci spinge a fare lo stesso. Chi ha la dermatite atopica entra in un circolo vizioso per cui più si gratta e più ha prurito, più pensa al prurito e più sente il bisogno di grattarsi, provocando ulteriore irritazione alle aree di pelle colpite dalla malattia.

 

Consigli per ridurre il prurito

Come interrompere questo meccanismo? Parola alla Dr.ssa Michela Ortoncelli, specialista in Dermatologia presso la Città della scienza e della salute, Torino.

Ecco ora qualche consiglio per ridurre il prurito utile per adulti e bambini.

  • Curiamo la dermatite atopica. Il primo passo è ovviamente quello di impiegare i farmaci topici e sistemici prescritti e di usare pomate emollienti che rendono la pelle meno secca e quindi meno predisposta al prurito. Queste ultime non devono essere viste come superflue ma come parte integrante della terapia;
  • Attenzione al bagnetto dei bambini, che rappresenta un momento “terapeutico”. Va eseguito con acqua tiepida aggiungendo detergenti appositi e prodotti emollienti come la farina d’avena, utile a ridurre secchezza e prurito. Il piccolo va asciugato bene rimuovendo l’umidità anche dalle pliche cutanee, tamponandolo con salviette in cotone. Subito dopo va applicata la crema emolliente suggerita dal dermatologo;
  • Abbigliamento. Adulti e bambini affetti da dermatite atopica dovrebbero scegliere indumenti larghi in fibre naturali e morbide come il cotone. Per il lavaggio optiamo per detersivi ipoallergenici impostando sempre il doppio risciacquo sulla lavatrice;
  • Usiamo il freddo. Le basse temperature riducono il prurito: possiamo allora ventilare la pelle con un ventaglio o un asciugacapelli a freddo, usare gel rinfrescanti suggeriti dal dermatologo oppure un blocco refrigerante da borsa frigo avvolto in un panno di cotone e tenuto a qualche millimetro dalla pelle. O, ancora, possiamo applicare impacchi freddi seguiti dalla crema idratante;
  • Acqua termale. Oltre ai soggiorni in località termali, utili per tutte le patologie della pelle, può essere una buona soluzione l’uso di acqua termale in spray da nebulizzare sulle aree pruriginose;
  • Prepararci per la notte. Dal momento che è questo il momento in cui il prurito aumenta, è bene fare attenzione – specialmente nei bambini – a impiegare biancheria da notte in cotone, sempre lavata con detergenti ipoallergenici. Corichiamoci dopo una doccia rinfrescante e dopo aver applicato della crema emolliente. La stanza da letto non deve essere troppo calda e deve essere sempre ben aerata. Un trucco per i bambini più piccoli: guanti di cotone possono esser utili per impedire loro di grattarsi durante la notte.

 

Gestire il prurito partendo dalla psiche

Dal momento che il prurito nella dermatite atopica ha una forte componente nervosa, ecco alcuni accorgimenti psicologici:

  • Distraiamoci. Dal momento che più ci pensiamo e più ci viene da grattarci, è utile riuscire a portare l’attenzione su altro: ciò vale sia quando ci stiamo coricando sia durante la giornata. Teniamo testa e mani occupate dedicandoci a lavori manuali o semplicemente usando una pallina antistress. Se abbiamo un bambino atopico, cerchiamo di mantenere la sua attenzione viva su qualcosa di divertente, specie quando sta per andare a letto, e di non nominare mai il prurito;
  • Relax. Ovvio da dirsi, più difficile da mettere in pratica. Eppure il rilassamento aiuta a ridurre la sensazione di prurito. E’ d’aiuto dedicarci o occupare i bambini affetti con hobby e attività appassionanti: oltre a distrarre, fanno stare meglio. Con un buon tono dell’umore sopportiamo meglio il fastidio cutaneo. Ottimi anche gli esercizi di respirazione guidata, lo yoga, la mindfulness, il training autogeno e tutte quelle attività che ci consentono di distaccarci dal momento presente. Anche lo sport è ottimo, l’importante è seguire le corrette indicazioni igieniche dopo l’attività così da evitare il ristagno di sudore.

 

Grattiamoci bene!

Infine, un consiglio. Se è vero che dovremmo evitare di grattarci per non peggiorare la sintomatologia cutanea e per evitare sovrainfezioni, a volte è impossibile resistere. In quei casi è bene sapere come grattarci. Ecco qualche piccola idea:

  • Usiamo un rullo di gomma da massaggio da passare delicatamente sopra le lesioni, coperte dagli indumenti;
  • Teniamo le unghie corte per evitare escoriazioni;
  • Pizzichiamo la pelle vicino alle lesioni (dunque sulla cute sana adiacente alla zona che prude), in modo delicato: questa sensazione può alleviare il prurito “confondendo” per un attimo le terminazioni nervose.
Dermatite atopica: i bisogni dei pazienti
Foto Dr.ssa Michela Ortoncelli dermatologa

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo della Dr.ssa Michela Ortoncelli, Dermatologia universitaria Città della scienza e della salute, Torino.

Fonti:

  • Atopic dermatitis (eczema), Mayo Clinic, https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/atopic-dermatitis-eczema/diagnosis-treatment/drc-20353279
  • Begum J, “Don’t Scratch! What to Do When Your Eczema Itches”, WebMD, https://www.webmd.com/skin-problems-and-treatments/eczema/ss/slideshow-eczema-itch-dont-scratch
  • Brumana M, Dermatite atopica: come ridurre prurito e gli altri sintomi, Humanitas San Pio X, https://www.humanitas-sanpiox.it/news/dermatite-atopica-come-ridurre-prurito-e-gli-altri-sintomi/
  • Eczema: i consigli per grattarsi di meno, Pierre Fabre Eczema Foundation, https://www.pierrefabreeczemafoundation.org/it/informarsi/consigli-pratici/eczema-consigli-per-grattarsi-di-meno
  • Home remedies: what can relieve itchy eczema?, American Academy of Dermatology Association, https://www.aad.org/public/diseases/eczema/childhood/itch-relief/home-remedies
  • Hong J et al, “Management of itch in atopic dermatitis”. Semin Cutan Med Surg. 2011 Jun;30(2):71-86. doi: 10.1016/j.sder.2011.05.002. PMID: 21767767; PMCID: PMC3704137. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3704137/
  • Managing Itch, National Eczema Association, https://nationaleczema.org/eczema/itchy-skin/
  • Patel R, “How to stop eczema from itching at night”, MedicalNewsToday, https://www.medicalnewstoday.com/articles/323505
  • Wahlgren CF, “Itch and atopic dermatitis: an overview”, J Dermatol. 1999 Nov;26(11):770-9. doi: 10.1111/j.1346-8138.1999.tb02090.x. PMID: 10635621. https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/j.1346-8138.1999.tb02090.x?sid=nlm%3Apubmed
  • “Why Eczema Itch Is So Intense – And How To Stop It”, HealthEssentials, Cleveland Clinic, https://health.clevelandclinic.org/how-to-stop-eczema-itching

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.