La psoriasi è una malattia cronica della pelle che alterna fasi di remissione ad altre di riacutizzazione. Scopriamo quali sono i fattori che possono contribuire a peggiorare la psoriasi e quali sono i rimedi e i comportamenti per prevenire il risveglio dei sintomi.

INDICE:

 


 

La psoriasi in fase acuta: quali sono i trigger a cui fare attenzione?

La psoriasi è una malattia cronica ad andamento ondivago. Significa che alterna fasi acute, nelle quali si assiste ad un risveglio e spesso ad una moltiplicazione dei sintomi cutanei, ad altre di dormienza o remissione. La durata di queste due fasi non è predeterminata, ma dipende da quanto la malattia sia sotto controllo con le terapie farmacologiche, ma anche da fattori interni ed esterni. La psoriasi è infatti una malattia multifattoriale, al cui risveglio contribuiscono numerosi trigger endogeni ed esogeni, diversi da persona a persona, e che in parte possono essere prevenuti.

 

I fattori di rischio in grado, più di altri, di esacerbare i sintomi spostando la psoriasi dalla fase di remissione a quella acuta, sono:

  • eventi stressanti;
  • fumo di sigaretta;
  • consumo di bevande alcoliche;
  • infezioni ricorrenti;
  • cure farmacologiche;
  • fluttuazioni ormonali nelle donne.

 

Effetto Koebner sulla psoriasi: perché possiamo evitarlo

Chi soffre di psoriasi dovrebbe conoscere l’effetto Koebner. Viene chiamato così un fenomeno che si caratterizza per la comparsa sulla pelle sana di nuove placche psoriasiche a seguito di traumi o stress meccanici. Una ferita, la puntura di un insetto, un’ustione o qualunque altro tipo di evento che anche in misura lieve possa lesionare la cute, può fungere da trigger e causare un riavvio della malattia con la comparsa di nuove placche in zone in precedenza integre.

 

Qual è la natura dell’effetto Koebner? Come sempre nel caso della psoriasi, si sospetta un meccanismo di reazione immunitaria, legato quindi alla risposta della pelle all’insulto ricevuto e al tentativo di cicatrizzazione e rinnovamento cellulare. L’effetto Koebner si osserva nel 20-30% dei casi su regioni del corpo precedentemente non toccate dai sintomi della psoriasi. Inoltre, le nuove placche possono comparire in zone anomale, ad esempio i genitali, l’area periorbitale o intorno alla bocca.

 

È possibile prevenire l’effetto Koebner? Chi abbia una psoriasi lieve o moderata, le cui lesioni non interessino più del 10% del corpo e rispondano bene alle terapie topiche, può senza dubbio cercare di mantenere la pelle in questa condizione semplicemente avendone cura e proteggendola da tutto ciò che possa traumatizzarla.

 

È pertanto consigliato:

  • evitare tatuaggi e piercing;
  • evitare l’esposizione al sole senza protezione solare;
  • curare la skincare di mani, piedi e unghie evitando azioni aggressive, uso improprio di forbicine, lime e altri strumenti che possano causare tagli e abrasioni;
  • evitare depilazioni aggressive o con metodi a caldo (es. ceretta) e rasature con lamette;
  • proteggere la pelle dalle punture di insetti;
  • proteggere la pelle da vesciche e bolle, ad esempio per uso di calzature sbagliate;
  • curare scrupolosamente le aree di pelle colpite da traumatismi o infezioni di vario tipo, ed eventualmente valutare con il dermatologo un trattamento topico preventivo.

 

9 consigli per prevenire la riacutizzazione della psoriasi

Abbiamo visto come prevenire la comparsa di nuove lesioni psoriasiche dovute all’effetto Koebner, ma è possibile evitare la riacutizzazione delle vecchie lesioni? Sì, anche in questo caso controllando la malattia e cercando di ridurre o evitare del tutto alcuni dei principali fattori di rischio riconosciuti della psoriasi. Ecco i consigli di Valeria Corazza, Presidente di APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza.

Per concludere, ecco quindi 9 suggerimenti da mettere in pratica nei periodi di remissione dei sintomi:

  • Proteggere la barriera cutanea usando detergenti e creme con effetto idratante ed emolliente;
  • Evitare di grattare, esfoliare e stuzzicare placche e lesioni soprattutto quando in via di guarigione;
  • Non fumare;
  • Evitare le bevande alcoliche o ridurne al minimo il consumo;
  • Evitare lo stress. Difficile, ma non impossibile. Metodi utili sono: la meditazione, l’attività fisica dolce, meglio se nella natura, gli hobby artistici;
  • Proteggere la pelle dagli agenti atmosferici, sia in inverno che in estate. Per alcune persone il freddo è un trigger della psoriasi, per altre lo è il caldo;
  • Proteggersi dalle infezioni, specialmente di natura virale come bronchiti, faringiti, sinusiti, otiti. In genere si osserva una riacutizzazione della psoriasi dopo due-tre settimane dall’esordio dell’infezione. Pertanto evitare il contagio e curare molto bene qualunque malattia infettiva, anche blanda, consente di prevenire il risveglio dei sintomi psoriasici;
  • Fare attenzione ai farmaci. Alcune medicine possono fungere da trigger della psoriasi e provocare una riacutizzazione della malattia. Se la prescrizione farmacologica è necessaria, è opportuno parlare dei propri timori con il medico;
  • Idratarsi e seguire una dieta salutare.
Psoriasi test sulla qualità di vita
Foto Valeria Corazza APIAFCO

Contenuto realizzato dalla Redazione di Derma-Point. Nel video, il contributo di Valeria Corazza, Presidente di APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza.

Fonti:

  • Xhaja A, Shkodrani E, Frangaj S, Kuneshka L, Vasili E. An epidemiological study on trigger factors and quality of life in psoriatic patients. Mater Sociomed. 2014 Jun;26(3):168-71. doi: 10.5455/msm.2014.26.168-171. Epub 2014 Jun 21. PMID: 25126009; PMCID: PMC4130688.
  • Ji YZ, Liu SR. Koebner phenomenon leading to the formation of new psoriatic lesions: evidences and mechanisms. Biosci Rep. 2019 Dec 20;39(12):BSR20193266. doi: 10.1042/BSR20193266. PMID: 31710084; PMCID: PMC6893164.
  • AAD Are triggers causing your psoriasis flare-up?
  • Healthline Tips for managing a psoriasis flare

ATTENZIONE: le informazioni e i consigli che ti proponiamo sono generali, e come tali vanno considerati, non possono essere utilizzati a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.